Job placement oggi: come affrontare la sfida dello skill mismatch.
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"Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove andare, ma è solo con mappe vere che si trova la rotta giusta."
— liberamente ispirato a Seneca —
Il contesto: il placement oggi.
Lo skill mismatch e le conseguenze sul mercato del lavoro.
Il mercato del lavoro ha subito profondi cambiamenti, accentuando il divario tra le competenze richieste dalle aziende e quelle offerte dai candidati. Questo fenomeno, noto come skill mismatch, è particolarmente evidente tra i giovani laureati, e continua a ostacolare un inserimento professionale efficace.
Lo skill mismatch (disallineamento delle competenze) si riferisce alla situazione in cui le competenze possedute da un lavoratore non corrispondono a quelle richieste per svolgere un determinato lavoro.
Questo porta a inefficienze, bassa soddisfazione lavorativa, e a un utilizzo non ottimale del capitale umano. Può anche causare difficoltà di inserimento lavorativo per chi ha competenze specifiche non richieste dal mercato o, al contrario, rendere difficile per le aziende trovare candidati con le giuste competenze.
Secondo un'indagine dell'INAPP, il 35,6% dei laureati ritiene di possedere competenze superiori a quelle richieste dal proprio ruolo attuale. (BusinessCommunityliveuniversity.itRiviste Digitali+1Finanza LASTAMPA+1).
Il tasso di occupazione in Italia, sebbene in crescita, rimane inferiore alla media europea, evidenziando la necessità di interventi mirati per facilitare l'inserimento lavorativo. (PMI.it).
Il ruolo chiave degli orientatori.
Orientare con efficacia: lo strumento che aiuta a colmare lo skill mismatch e costruire percorsi professionali personalizzati e in linea con le richieste del mercato.
In un contesto in cui le esigenze del mercato sono in continua evoluzione, il rischio di skill mismatch è sempre più presente. Da un lato, molti giovani intraprendono percorsi formativi che non corrispondono alle reali richieste delle aziende, e dall'altro, le competenze trasversali e le soft skill ricercate sono spesso trascurate in fase di valutazione.
Gli orientatori scolastici e professionali rivestono un ruolo chiave, ma devono essere equipaggiati con strumenti che permettano una comprensione più profonda delle capacità individuali, andando oltre la semplice analisi del curriculum.
Evolution è la soluzione che supporta gli orientatori in questo compito. Uno strumento scientifico sviluppato da PerformanSe, che analizza le skill e le potenzialità delle persone, offrendo una valutazione obiettiva.
Attraverso un bilancio di competenze strutturato, Evolution consente di:
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01.
Identificare le aree di forza e di miglioramento
Per orientare le persone verso il percorso formativo o professionale più adatto.
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02.
Costruire un progetto professionale personalizzato
Che risponda alle reali inclinazioni e potenzialità del singolo.
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03.
Ridurre il rischio di mismatch
Tra domanda e offerta di lavoro, facilitando il matching tra le competenze del candidato e le necessità del mercato.
Che cos'è Evolution?
Grazie a un test predittivo, Evolution fornisce una "fotografia" precisa della persona al lavoro, che non si limita alle conoscenze tecniche, ma include anche quelle capacità relazionali e comportamentali fondamentali per il successo professionale.
I dati emersi aiutano gli orientatori a identificare gli ambienti di lavoro in cui una persona avrà maggiori probabilità di adattamento e successo, ottimizzando così le scelte professionali e riducendo il rischio di insoddisfazione e disallineamento tra competenze e ruoli.
Per approfondire come questo strumento può supportare concretamente il lavoro degli orientatori e risolvere il problema dello skill mismatch, abbiamo organizzato un webinar gratuito il 17 giugno, nel quale esploreremo in dettaglio tutte le sue funzionalità e applicazioni.
Lo strumento che parla il linguaggio della Gen Z (e non solo).
Testimonianze e nuovi approcci.
La Generazione Z è tecnologicamente avanzata e orientata al benessere personale e collettivo. Un recente studio di Deloitte (2024) sottolinea come questa generazione cerchi autenticità e crescita personale, mettendo in evidenza come l'approccio tradizionale all'orientamento professionale non sia più sufficiente.
In un mondo caratterizzato dal rischio di skill mismatch, dove le competenze non sempre corrispondono alle esigenze del mercato, strumenti come Evolution possono diventare catalizzatori per la scoperta del valore della persona, riducendo il rischio di disallineamento tra capacità individuali e opportunità professionali.
Secondo Chiara Re Fraschini, HR Partner dell’Università Bocconi:
"Questa generazione è molto attenta alla crescita personale e professionale. Strumenti come Evolution offrono un approccio data-driven e personalizzato, in grado di parlare davvero la loro lingua.”
Testimonianza ripostata per intero all’interno il nostro articolo "Gen Z e Soft Skills: Una nuova visione del lavoro", dove esploriamo più nel dettaglio questo fenomeno.
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